Reclutare
giovani
Il
primo grande obiettivo di un settore giovanile è senz’altro
quello di produrre giocatori in grado di poter essere utilizzati
nella prima squadra della propria società o, se possibile, anche
in categorie superiori. Ma per riuscire a tirar su un buon talento
è indubbio che lo si debba prima reclutare, cioè inserire nel
proprio settore giovanile. E questo è sempre stato un punto
essenziale di ogni politica giovanile: riuscire a reclutare il
maggior numero possibile di atleti in erba, tra i quali sperare di
imbattersi nel “talento”. A parte le considerazioni relative
alla selezione del talento, ai criteri che possono, anzi debbono,
ispirare tale selezione, è evidente che la possibilità di
attingere ad una base molto ampia rende il compito assai più
facile. Ma cosa si intende con il termine reclutamento? O meglio
poniamoci assieme alcuni interrogativi fondamentali. Per prima
cosa “quando” fare reclutamento. Quasi tutti sono soliti
cominciare il reclutamento all’inizio di ogni stagione
agonistica, ma direi che un altro periodo utilissimo può
sicuramente essere la fine della stagione, diciamo il mese di
maggio e di giugno, quando gli impegni scolastici sono ormai al
termine se non esauriti. Questo è il momento in cui tantissimi
ragazzi, spinti dalla fine dei propri impegni scolastici,
direttamente o per l’interposta attenzione dei propri genitori,
prova a dedicarsi, prima delle vere e proprie ferie estive, a
qualche attività di svago. Questo è senz’altro un momento in
cui si può provare a “reclutare” qualche giovane interessante
fisicamente od anche solo un futuro iscritto al nostro centro di
minibasket. Ma “come” provare a fare il reclutamento?
Attraverso l’utilizzo di quali strumenti? Direi che questo è
solo una funzione dell’impegno e della fantasia di una società,
i metodi possono essere tanti e tutti ne conosciamo almeno
qualcuno. La stampa e la diffusione di manifesti pubblicizzanti
l’apertura delle iscrizioni a questo o quel centro di
minibasket, il volantinaggio all’uscita delle scuole, la
distribuzione di materiale propagandistico nei centri oggetto
della frequentazione delle fasce di età dei ragazzi che ci
interessano (cinema, circoli ricreativi, sale giochi, negozi di
giocattoli, parchi giochi, ecc.). Una buona idea potrebbe anche
essere quella di stringere accordi con qualche cral aziendale
(immaginate il potere di penetrazione di queste organizzazioni
nell’ambito di alcune grandi aziende). Ancora: la possibilità
di riuscire ad aver l’elenco dei ragazzi nati in un dato comune
in un certo anno, per poi inviare loro una piccola comunicazione
personalizzata, che pubblicizzi la nostra attività sportiva
(anche se questo è ormai divenuto assai difficile, grazie alla
tutela garantita per legge alla privacy). La possibilità di
aprire uno stand nelle varie fiere o manifestazioni comunali a
carattere vario di cui ogni cittadina può vantare presenza.
L’amichevole accordo con qualche professore di educazione fisica
di questa o quella scuola, che non abbia interessi contrastanti
all’indirizzarci degli studenti presso il nostro centro di
minibasket. Ed ancora, perché non utilizzare il concetto del
multilivel, tanto caro alle grandi aziende di distribuzione: basta
promette piccoli gadget o particolari facilitazioni ai nostri
stessi iscritti nel caso si facciano parte in causa e si adoperino
per riuscire a portare al nostro centro minibasket o al nostro
settore giovanile un amico, un parente, un semplice conoscente o
solo un compagno di classe. Insomma direi che basta provare ad
aguzzare l’ingegno e non v’è dubbio che qualche idea utile ci
riuscirà a balenare in mente. Lo so, tutte queste opzioni
sottintendono un notevole sforzo organizzativo e necessitano di un
indubbio dispendio di tempo ed energie, ma se solo ogni anno
questa ingente operazione di reclutamento riesce a farci arrivare
in palestra un solo futuro giocatore di talento, uno solo, beh …
direi che il gioco ne vale davvero la pena!!! E poi, così come
accennavo prima, in quest’operazione a largo raggio si può
certamente coinvolgere i nostri stessi ragazzi del minibasket e
del settore giovanile. Poi la grande opportunità che un accordo
con il Ministero della Pubblica Istruzione ci ha offerto è quello
del Progetto Scuola, un progetto che permette di avere una
interessantissima collaborazione con gli insegnanti stessi delle
scuole, al fine di “mostrare” la valenza formativa e ludica di
questo sport, un progetto che in alcuni casi ha ottenuto una
penetrazione nel tessuto scolastico davvero interessante, ma che
assolutamente non può esser vista dalle società o dai singoli
istruttori come una sorta di grande occasione per un
indiscriminato “saccheggio”, non faremmo altro che inimicarci
la fiducia di un settore, come quello scolastico, che storicamente
è sempre stato un po’ diffidente verso le “intrusioni”
esterne. Ma è un’occasione che non va persa e che, pur essendo
già percorribile da qualche anno, non si è riusciti a sfruttare
appieno. Poi ancora un grande strumento di reclutamento sono le
famose e, chissà poi perché, un po’ abbandonate leve, quelle
selezioni che aperte in più periodi dell’anno anche a ragazzi
un po’ più “grandicelli” spesso hanno offerto ben poco, ma
che a volte, non poche volte, ci hanno regalato la sorpresa di
vederci presentare in palestra il classico “ragazzetto” del
tutto acerbo notoriamente ed a digiuno totalmente di tecnica, ma
che subito ci appare interessantissimo per le doti fisiche od
atletiche. Una strada che come dicevo è stata un po’
abbandonata, stranamente, dalle società negli ultimi anni, ma che
può davvero essere fonte di acquisizioni interessanti. Il tutto
con un dispendio di tempo davvero minimo. E’ più che evidente
che certo non posso avere la presunzione di aver scoperto o
proposto nulla di sensazionale, nulla che non sia stato già
oggetto di riflessione ed a volte di grande impegno da parte di
tante società ed operatori del settore, ma è evidente che il
problema del reclutamento sia assolutamente prioritario per dare
linfa continua ai nostri settori giovanili, un fluire che deve
poter riuscire a divenire incessante proprio per poter allargare
quella base da cui, poi, poter fare una buona selezione … ma
questo sarà forse argomento
di altre righe.
Buon
lavoro!!
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